Buona lettura
IL PRIMO PREMIO GIORNALISTICO SU LISISTRATA
Pubblicato il 24/04/08 alle 18:23:23 GMT da Admin
Questa redazione è lieta di conferire il primo premio giornalistico, nella sua storia di “magazine on line”, all’utente navigatore e “redattore” virgasardesca per aver scritto un articolo capolavoro: Requiem per il comunismo pubblicato in questa pagina http://www.lisistrata.com/cgi-bin/tgfhydrdeswqenhgty/index.cgi?action=viewnews&id=3102#topcomment articolo che è chiaramente frutto di una profonda capacità di analisi, ottima dimestichezza con la “parola scritta” e della libertà di pensiero dimostrata. Con questo primo premio apre a tutti i navigatori la sessione del giornalismo on line, al quale potranno partecipare tutti, con articoli frutto della loro creatività.
L'articolo che lo ha ispirato è: Hanno vinto i peggiori. Hanno perso i peggiori Italia: medaglia d’oro di tafazzismo pubblicato su Il Pane e le Rose http://www.pane-rose.it
IL PRIMO PREMIO GIORNALISTICO SU LISISTRATA
Pubblicato il 24/04/08 alle 18:23:23 GMT da Admin
Questa redazione è lieta di conferire il primo premio giornalistico, nella sua storia di “magazine on line”, all’utente navigatore e “redattore” virgasardesca per aver scritto un articolo capolavoro: Requiem per il comunismo pubblicato in questa pagina http://www.lisistrata.com/cgi-bin/tgfhydrdeswqenhgty/index.cgi?action=viewnews&id=3102#topcomment articolo che è chiaramente frutto di una profonda capacità di analisi, ottima dimestichezza con la “parola scritta” e della libertà di pensiero dimostrata. Con questo primo premio apre a tutti i navigatori la sessione del giornalismo on line, al quale potranno partecipare tutti, con articoli frutto della loro creatività.
L'articolo che lo ha ispirato è: Hanno vinto i peggiori. Hanno perso i peggiori Italia: medaglia d’oro di tafazzismo pubblicato su Il Pane e le Rose http://www.pane-rose.it/
Requiem per il comunismo
Pubblicato il 24/04/08 alle 08:15:39 GMT da virgasardesca
Cari amici. All’indomani delle elezioni , la sinistra ha versato fiumi di lacrime (al vetriolo) sull’esito elettorale. Non potendo far altro che rimproverare se stessi, per come è stata gestita e per come si è conclusa la questione, hanno cercato giustificazioni e capri espiatori di qualunque tipo, al solo fine di non mettere in discussione la loro ideologia di fondo; ovvero quel comunismo che la storia ha definitivamente sepolto anche da noi. Recentemente sul sito “Il pane e le rose” è apparso un articolo a firma di Fulvio Grimaldi (ve lo ricordate? Quello che su RAI 3 appariva sempre in compagnia di un bassotto), nel quale l’ottusità e la malafede costituiscono la trama stessa su cui è imbastita l’analisi post-elettorale. A fronte di ciò mi sovviene una considerazione: se la sinistra vuole davvero rifondare se stessa e se queste di Grimaldi sono le basi “culturali” dalle quali si vuol partire, allora per la sinistra italiana non c’è più speranza. “Elezioni politiche 2008. Hanno vinto i delinquenti: mafiosi, fascisti, razzisti, baciapile, ladri, truffatori, criminali di guerra, ottusi, incolti, incompetenti. Hanno perso gli altri, uguali ma con un “cripto” davanti: criptomafiosi, criptorazzisti, cripto fascisti, criptoladri… Più una bella dose di collotorti e pinzocheri di diretta obbedienza vaticana. E tutto questo era nell’ordine delle cose dopo sessant’anni di corruzione etica ed ideologica democristiano-piccista e quasi vent’anni di cabaret berlusconide con dietro le quinte lupare, triangoli e Corte di Cassazione.” Ora. Il sottoscritto ha votato PDL, e che un idiota che porta al guinzaglio un bassotto per farlo pisciare sugli alberi, si permetta di definirmi ladro, delinquente o mafioso, è cosa che mi fa girare i testicoli assai! I signori della sinistra dovrebbero cominciare a rifondare se stessi, partendo magari dall’eliminazione di quella insopportabile spocchia, accompagnata da un innato senso di superiorità che li ha sempre contraddistinti; dovrebbero imparare che non basta aprire faide interne, aprendo feconde stagioni di epurazione dell’apparato direttivo, per recuperare un rapporto con la gente (la stessa che essi disprezzano), interrotto oramai da anni. La sinistra italiana si è rinchiusa in una torre d’avorio e piscia in testa a chi sta sotto e lotta per condurre una esistenza meno che decente, salvando dal mucchio solo i pochi eletti che frequentano la “gente giusta” cioè loro, che continuano a fare demagogia salottiera, disquisendo di una classe – quella operaia ndr – che essi hanno oramai perduto per sempre. Ma andiamo avanti “Ma, per tutti gli dei, s’è tolto dai coglioni Fausto Bertinotti, con tutta la sua corte dei miracoli, i suoi rapaci monaci tibetani bramosi di schiavi e bimbetti impuberi, i suoi ominicchi, ruffiani, quaquaraquà, i suoi tartufi, ipocriti, farisei, i suoi blasfemi revisori del ‘900 e del comunismo, le sue arpie ginocrate travestite da femministe e firmaiole di guerre genocide, i suoi buoni, miti e nonviolenti del disarmo unilaterale purchè sia il nostro, o dei palestinesi, o degli iracheni, o degli afgani; i suoi ciarlatani che alla lotta di classe sostituiscono una “tendenza culturale”, come dettato in questa lunga notte dai vampiri di classe. I suoi ultramodesti zappatori alla Giordano, i suoi grilli parlanti col culo nel cantuccio caldo, alla Russo Pena, i suoi ossimori, alla Gennaro Migliore, l’opposizione di Sua Maestà, vociferante a brache calate, alla Burgio e Grassi, i suoi mazzieri alla Dejana e Menapace, i suoi “tienimi-buoni-i-noglobal” e intrufolaci nel business municipale, alla Patrizia Sentinelli. Che gente, ragazzi, che gente! Una consolazione c’è: si toglierà di mezzo anche quel tabloid delle bufale politiche ed ideologiche che è il “Liberazione” del Sionetti. Finito il Parlamento, finito il contributo. E questo, nel caso del giornaletto più adulterato d’Italia, è un sollievo”. Che dire.... potrei chiosare dicendo che dopo la lettura di un periodo (letterario si intende) così convulso, ogni commento è superfluo ed ognuno trae le proprie considerazioni in merito. E invece NO! Certo, la sinistra –questa sinistra– ha venduto se stessa alle banche, ai grandi gruppi industriali e di potere e si è circondata di pseudo-intellettuali alla Fuksas; tuttavia le critiche mosse da Grimaldi da che pulpito arrivano? Innanzitutto da gente che – nel bene o nel male – ha condiviso un percorso comune, sia sotto il punto di vista degli ideali che degli interessi. Nel baratro ci si precipita insieme, quando la strada che si è percorsa era la stessa; una strada lastricata di errori, macchiata dal sangue dei dissidenti e costruita su di un progetto demagogico. Troppo comodo star sulla cima della montagna guardando la città che brucia, ripetendo i propri anatemi e scagliando maledizioni su chi ha appiccato il fuoco. Tuttavia questo è il classico atteggiamento di chi ha impedito per anni una evoluzione della sinistra in Italia, appiattendola sulle posizioni del “non fare” o – peggio – del “lassez faire” ad esclusivo beneficio dei propri amici e agli amici degli amici. “E “il manifesto”? Quello che sostiene tutti i pilastri della cupola imperialista accettandone e rilanciandone le frodi fondative, dall’11/9 ad Al Qaida, da “sua santità” il Dalai Lama – our boy si vanta Bush - al “genocidio” del Darfur; dal Mugabe “dittatore sanguinario”, che priva i bravi bianchi delle terre consacrate dal colonialismo britannico, per darle a negri incompetenti e fannulloni, all’altro “dittatore”, il povero Milosevic della mai fatta “pulizia etnica” e dell’assassinio in carcere per volontà di Carla del Ponte, PM che non riusciva a dimostrare neanche una delle sue amerikane accuse. E che quello svaporato di Tommaso De Francesco esalta per aver ora in un libro tentato di coprire le sue infamie di giudice venduto agli squartatori della Jugoslavia e di massacratrice unidirezionale di presunti “criminali” serbi, con la putrescente foglia di fico dell’accusa al tagliagole e “premier kosovaro”, Hashim Taqi, di aver pure lui fatto qualche sterminio. “Il manifesto” delle Mariucce Ciotta che alla fine, spostato il suo invaghimento da Hillary a Obama, pencolavano addirittura verso il blob Veltroni; delle Giuliane Sgrena che annebbiano con le lacrime del piagnisteo universale le proprie perfidie integraliste antislamiche; delle Rossane Rossanda, staffiere pacifista dell’orrido bombarolo Adriano Sofri, panegiricista del turlupinatore a stelle e strisce che dirige il TG1, autenticatrice di BR fasulle che su determinazione mafio-israelo-kissingeriana hanno fatto fuori Aldo Moro, femminista di lusso che inalbera una protervia che neanche Rocky-Rambo, ambientalista timorosa della fine del mondo che si batte per la fine di Venezia sostenendo a spada tratta la truffa del “Mose”. E Valentino Parlato? Meglio stendere un velo pietoso sulle sue sempre più decrepite e biliose reprimende a lettori che non condividono le intemerate a favore della Sinistra L’Arcobaleno, o che ritengono il giornale un gingillino chic e trendy, sollevato dai dominanti stereotipi di dominio solo grazie all’intervento di rari interni e più frequenti collaboratori esterni (che Allah e Orfeo li benedicano). Pensate, per Veltroni e Bertinotti (un transgender delle classi e il suo reggicoda: ti supplico, Walter, fammi venire con te…) al “manifesto” hanno votato oltre il 62% (e così anche il Venerando Maestro Dario Fo, dopo l’avventura da brivido della consorte con Di Pietro).” Capite cosa intendo per “evoluzione della sinistra”? Alla luce della lettura di quanto sopra credo proprio di si! È stato proprio l’atteggiamento di questi signorotti, che solo ora che la nave è colata a picco rinnegano tutti e tutto, ad impedire la nascita di una sinistra che avesse reali capacità di governo e di interlocuzione con la parte avversa. Pensiamoci bene; la fusione tra ex DC e ex PCI, risponde proprio a questa esigenza, mai apertamente ammessa dalla classe dirigente di sinistra, e cioè di trovare una legittimazione al proprio status, di “sdoganarsi” attraverso una forza politica che avesse una storia di governo e non di opposizione. Il fallito tentativo di accreditarsi presso il “corpus” elettorale da parte di Occhetto (la gioiosa macchina da guerra, ricordate?), ha prodotto un vero e proprio stato di paranoia all’interno della sinistra italiana, la quale si è conseguentemente sbarazzata dell’Achille di cui sopra, rimpiazzandolo con una pattuglia di ex (sempre ex, solo ex) democristiani, capitanata da Prodi. Tuttavia questo fagocitamento al contrario (coloro che volevano fagocitare sono stati fagocitati), ha prodotto un vero e proprio mostro, irriconoscibile nelle linee e nell’ideologia, totalmente acefalo e guidato solo dagli interessi della grande industria, dai gruppi di potere e da tanto, ma tanto, populismo cattocomunista. Ora che la festa è finita, ora che scelte dissennate hanno portato la sinistra al triste destino dell’auto distruzione, è troppo comodo, e francamente disgustoso, buttare a mare tutto e tutti. Si butta via il bambino con l’acqua sporca – direbbe il povero Veltroni – eppure Grimaldi ha condiviso gran parte di quanto oggi egli definisce “zavorra”, e ciò lo rende francamente poco credibile. Come nel ’17. Prepariamoci. Prima che il mondo muoia.” Trovo che questo scritto – in se contemporaneamente squallido ed inquietante – trasmetta un messaggio sicuramente distopico, ma altamente illuminante sul pensiero “di sinistra”. Siamo davanti a ciò di più assurdo e negazionista, che si sia mai visto; siamo al cospetto di una sinistra che esalta i valori di pace ed eguaglianza tra le genti, salvo poi prendere come modello (con tanto di sospiro di invidia) Chavez, Fidel o Morales, ossia la créme della dittatura marxista-qualunquista sudamericana. Questa sinistra (quella di Grimaldi), è per la cultura, ma produce solo ignoranza. Questa sinistra è per la non violenza, ma poi nelle piazze usa come unica arma di discussione la violenza, le sassaiole o il lancio degli estintori. Questa sinistra è per il dialogo con chi è diverso, o con chi la pensa diversamente, salvo poi ingiuriare il Papa impedendogli di parlare o, in altri luoghi, condannando a morte i contestatori; perché – sia chiaro – nella logica distorta di Grimaldi e del suo bassotto esiste una unica verità: la loro! A volte i comunisti citano più volte Orwell e il suo 1984; a costoro vorrei urlare in faccia “Signori, io – contrariamente a voi – ho letto questo libro, e Orwell non si riferiva certo agli Stati Uniti, ma all’URSS. Le forme di controllo che voi attribuite ad altri, sono state sistematicamente realizzate proprio nei paesi governati da coloro che furono, o restano, i vostri modelli di riferimento”. Chissà se Fulvio Grimaldi avrebbe potuto impunemente vomitare la sua bile se fosse stato cittadino Cubano nei confronti di Castro; credo proprio di NO! Mi sono dilungato troppo, rendendo probabilmente questo articolo stupido, pedante e ridondante; tuttavia mi sovviene una citazione cara ai comunisti duri e puri post sessantottini, e cioè “Noi comunisti siamo un errore della storia”. È vero signori, voi siete un errore della storia, ma la storia – si sa – corregge sempre i suoi errori, e oggi la matita rossa della storia ha completato, proprio qui da noi, la sua opera di correzione degli errori, cominciata tanti anni fa all’alba della caduta del muro di Berlino e dello sgretolamento dell’URSS. Un saluto a Voi tutti. Virgasardesca
Ringraziamenti di cuore
Scritto alle 24/04/08 alle 19:07:42 GMT da virgasardesca
Grazie. Grazie a Voi tutti della redazione per questo premio che non ha eguali. Personalmente penso che valga ben più di un Pulitzer, proprio perché al di fuori di ogni possibile piaggeria e logica corporativa. Vi lascio con una riflessione (ahimè) amara sui tempi che viviamo. Pochi minuti fa ho avuto modo di rivedere in televisione un adattamento cinematografico del Pinocchio prodotto dalla RAI nei lontani anni '70. In un punto del racconto Collodi dipinge assai bene l'italica giustizia, quando un giudice sbatte in cella Pinocchio per il solo fatto che "si è fatto derubare". Insomma l'innocente in galera e i ladri fuori, logico, no? Pochi istanti dopo il TG3 trasmette la notizia che Casarini & C., colpevoli dei disastri perpetrati durante il G8 a Genova sono stati assolti. Guardo mia moglie e dico "La giustizia non è cambiata dai tempi di Collodi...è sempre la stessa, affidata ad un manipolo di fuori di testa". Si...Collodi aveva visto giusto e lo schiaffo assestato, in un racconto solo apparentemente per bambini, è più che mai attuale e degno di analisi. Un caro saluto a Voi tutti Virgasardesca
xVirgasardesca....
Scritto alle 25/04/08 alle 10:06:41 GMT da brunutti
Mi sono complimentato con tè per il tuo articolo, mi RIRICOMPLIMENTO per il premio meritatissimo.(scusa per il tu ma ti considero un amico)
a virgasardesca
Scritto alle 25/04/08 alle 10:08:38 GMT da Admin
scusa ma il premio non abbiamo ancora avuto il tempo di spedirtelo, puoi tranquillamente prenderlo tu e metterlo su un blog o un sito se ce l'hai o tenerlo per ricordo nel computer. Intanto mi servirebbe il link dell'articolo sul Pane e le Rose, perché ho un "premio" anche per loro.
Indirizzo articolo su "il pane e le rose"
Scritto alle 25/04/08 alle 13:04:52 GMT da virgasardesca
Grazie, avevo già provveduto in merito. L'indirizzo a cui riferirsi per trovare l'articolo originale di Grimaldi e del suo bassotto, è il seguente: 11610" target="_blank">http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3 11610
Rettifica indirizzo articolo
Scritto alle 25/04/08 alle 13:11:53 GMT da virgasardesca
Che dire, pare che il computer faccia le bizze, l'indirizzo non corrisponde. Provo a riscriverlo: www.pane-rose.it/files/index.php?c3 11610
Complimenti!
Scritto alle 26/04/08 alle 06:16:45 GMT da Fran1985
PREMIO MERITATISSIMO! P.S. Questi comunisti non si smentiscono proprio mai! Fra
puntigliosa analisi....
Scritto alle 24/04/08 alle 09:00:54 GMT da cantastorie
...ma in questo caso è più che sufficiente la domanda: Comun...isti .. Chi?
xVirgasardesca....
Scritto alle 24/04/08 alle 12:31:23 GMT da brunutti
Sei stato MERAVIGLIOSO con il tuo articolo!! E pensare che cè ancora qualche doppio co...ne che li vota!
La verità su una "MORTE" annunciata...lo sapiamo è tu...
Scritto alle 26/04/08 alle 05:33:29 GMT da Tirrenide
... Col tuo critico e meraviglioso articolo hai reso il massimo. Virgasardesca, .. avresti potuto far di meglio? Certamente NO!, ed il "premio" speciale conferito meritoriamente dall'admin ne è la prova tangibile.Premio che porterò in evidenza nel mio blog: http://www.Tirrenide.blogspt.com. insieme al tuo straordinario articolo. Complimenti vivissimi.